FABRIANO

La città di Fabriano (325 metri s.l.m.) sorge in un'ampia conca racchiusa da una cerchia di monti, tra cui il monte Nero (1410 metri s.l.m.), il monte Maggio (1361 metri s.l.m.), il monte Cucco (1566 metri s.l.m.), il monte Catria (1701 metri s.l.m.), ed il monte S. Vicino (1479 metri s.l.m.), nel settore montano del bacino del fiume Esino.

L'ambiente tipico del medio Appennino e il particolare microclima dovuto anche all'orientamento (unico nelle Marche) nord-sud della vallata ne fanno una zona particolarmente suggestiva anche da un punto di vista paesaggistico.

 

La storia di Fabriano risale presumibilmente al V secolo d.C., con l'insediamento di popolazioni provenienti dalle preesistenti città romane circostanti di Tuficum, Attidium, Sentinum e dalla stessa Civita, sottoposte a ripetute invasioni barbariche.

Tra le numerose e fiorenti attività artigianali spiccò fin dall'inizio l' Arte dei Fabbri, tanto da venire raffigurata nello stemma cittadino. Ma a partire dal XIII secolo la storia di Fabriano è strettamente legata all'Arte della Carta, per cui divenne famosa in tutta Europa, specie per la lavorazione della carta filigranata.

Il XIV secolo fu per Fabriano il secolo dello splendore economico e sociale, con la signoria dei Chiavelli e il fiorire della celebre scuola pittorica locale. Una lenta decadenza contrassegnò invece i secoli successivi, col passaggio sotto il controllo dello Stato Pontificio, fino all'Unità d'Italia.

 

Tra i monumenti più significativi, il Palazzo del Podestà (1255), in stile gotico, con una tipologia a ponte, per colmare l’antico fiume cittadino che scorreva sotto di esso, ed unificare i quartieri cittadini; la Fontana Sturinalto (1285), a base ottagonale, ispirata alla famosa fontana maggiore di Perugia; l'ex ospedale di S. Maria del Buon Gesù (1456),
sorto per riunire le varie strutture ospedaliere in un unico edificio, attualmente sede della Pinacoteca, una delle più importanti dell'Italia centrale; di notevole interesse il Museo della Carta e della Filigrana, sito nell'ex Convento di S. Domenico.

 

Il territorio del Comune di Fabriano, uno dei più estesi d'Italia (269,61 km² di superficie), comprende numerosi castelli di epoca medievale, poi assoggettati al capoluogo e divenuti parte del suo sistema difensivo. Oggi questi borghi rurali costituiscono possibili mete di piacevoli escursioni, in una cornice paesaggistica affascinante. A titolo solo di esempio, citiamo Castelletta, Precicchie, Collamato, Bastia, S. Donato ed anche Salmaregia, la cui valle omonima sconfina seppur di poco in territorio umbro, e Domo, appena oltre il confine con il Comune di Serra S. Quirico.